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  • Immagine del redattoreIlaria@JourneyBox

9 LIBRI CHE HO LETTO NEL 2022

Aggiornamento: 9 gen 2023

Ormai il mio post sui libri letti durante l'anno è diventato un bellissimo appuntamento fisso.

Se vi ricordate il post dell'anno scorso, potreste pensare che quest'anno io abbia letto "solo" un libro in più.

In realtà ne ho letti undici in totale, ma purtroppo due di questi non mi sono piaciuti quasi per niente.

Siccome le mie recensioni sono assolutamente amatoriali, preferisco non includerli.


Cosa ho imparato da quest'anno?


Ho imparato che... less is more, ovvero leggere meno non vuol dire leggere peggio.


All'inizio di quest'anno mi sarebbe piaciuto leggere almeno 12 libri, uno per mese.

Ci stavo per riuscire, ma fortunatamente, i miei due mesi trascorsi a Parigi mi hanno distratta da questo obiettivo inutile.


Perchè non è la quantità di libri il vero valore che ci portiamo a casa alla fine dell'anno, ma è il contenuto di quelle pagine a far la differenza.


Quest'anno ho letto ben tre libri in più dell'anno scorso, ma tra i libri del 2021 ce ne sono almeno tre di cui ancora oggi mi trovo spesso a parlare: Le Otto Montagne di Cognetti, 22.11.63 di King e Cambiare l'acqua ai fiori di Perrin.


Per me la lettura non è un'attività prestazionale, non è un dovere.

Anzi, quando la lettura era un compito, non amavo per niente leggere e non sapevo neanche da che parte iniziare.


La lettura è svago, è intrattenimento, è divertimento.


Quindi ben vengano le storie che ci tengono incollati, anche se non troppo impegnate.


Perchè ci sono già tante cose che ogni giorno "dobbiamo fare", che "dobbiamo sapere", al punto che i nostri passatempi non possono diventare un'ennesima sfida.


E ora, lasciamo spazio ai libri che, mai come quest'anno, hanno avuto una sorta di filo rosso.


NIENTE E COSI SIA di ORIANA FALLACI



Consigliato: assolutamente sì.


Inviata de «L’Europeo» in Vietnam nel 1967, Oriana Fallaci scrisse questo diario che svela cosa può fare la guerra all’uomo, cosa che spesso non riusciamo a comprendere quando studiamo la storia sui libri di scuola.

In quegli anni, Oriana era passata dal raccontare le missioni spaziali di preparazione per lo sbarco sulla Luna alle atrocità della guerra in Vietnam.

Nel libro, Oriana si mette sempre in discussione, cercando di racchiudere nei suoi scritti tanti punti di vista, dal racconto del popolo vietnamita che ha subito anni di oppressione, alle sofferenze dei soldati americani.


Un libro autentico, con un finale ancora più sorprendente, se, come me, non conoscete la storia personale di Oriana Fallaci.


LESSICO FAMIGLIARE di NATALIA GINZBURG



Consigliato: sì.


Tutti noi abbiamo delle frasi o delle espressioni che ripetiamo spesso e che ci caratterizzano.

Ecco, in questo romanzo autobiografico, Natalia Ginzburg ci fa conoscere i membri della sua famiglia soprattutto attraverso le loro frasi più emblematiche.


Una famiglia attorno a cui gravitano personaggi che hanno fatto la storia dell’Italia nel ‘900.


Io l’ho percepito come un diario dell’autrice, un flusso della sua memoria, che la Ginzburg ha voluto trascrivere prima che i ricordi sbiadissero.

Se posso fare un piccolo e umilissimo appunto, forse mi aspettavo qualcosa in più dal finale, che ho trovato un po’ incompleto.


Consiglio questo romanzo soprattutto agli amici eporediesi: uno degli amici della famiglia dell’autrice era Adriano Olivetti, personaggio che, secondo me, è uno dei protagonisti principali del libro e che ha un ruolo chiave per molti dei componenti della famiglia Ginzburg.


Funfact: avrete notato che prima di "Lessico Famigliare", ho letto "Niente e così sia" di Oriana Fallaci.

Bene, proprio all’uscita di Lessico Famigliare nel 1963, la Fallaci intervistò Natalia Ginzburg per il giornale l’Europeo, testata per cui Oriana Fallaci partì in Vietnam e poi arrivò a scrivere proprio "Niente e così sia".. Una curiosa coincidenza.


IL RACCONTO DELL’ANCELLA di MARGARET ATWOOD



Consigliato: sì.


Un romanzo distopico sempre più incalzante con lo scorrere delle pagine.

Grazie a questo libro, ho compreso un’altra parte di me stessa.

Non è anche questo il bello di leggere? Conoscersi attraverso i libri.


Ho capito che mi piacciono i libri con un finale che chiude il cerchio. Quando un libro mi pone delle domande, io vorrei essere guidata anche verso le risposte.


Il finale molto aperto mi ha dato infatti la sensazione che l’autrice abbia alzato improvvisamente la penna, lasciando davvero troppe domande al lettore.


Troverò le risposte nel seguito “I testamenti”, pubblicato nel 2019 a distanza di ben 34 anni dal primo libro? Al momento però non ho ancora avuto la voglia di iniziarlo.



IL BUIO OLTRE LA SIEPE di HARPER LEE



Consigliato: assolutamente sì.


Vorrei che qualcuno mi avesse consigliato questa lettura durante la scuola media, quando non sapevo davvero quali libri scegliere.


A mio parere, è un romanzo che tutti dovremmo leggere almeno una volta nella vita.

I temi del romanzo non sono solo il razzismo e la discriminazione (che già basterebbero per farne un gran libro), ma anche la coscienza personale, valore con cui spesso scendiamo a patti nella realtà quotidiana.


Parlando di finali che “chiudono il cerchio”, questo romanzo ha questa bellissima caratteristica: narra due storie parallele, che sembrano correre su due binari destinati a non incontrarsi.


Tuttavia, alla fine, tutto tornerà al lettore perchè ogni tassello andrà al suo posto.


VISTO PER SHANGHAI: Il secondo caso dell'ispettore capo Chen Cao

di QIU XIALONG



Consigliato: nì


E’ il primo romanzo che leggo di Xiaolong Qiu e, a malincuore, mi ha trasmesso la sensazione di un’occasione mancata.

E’ chiaro l’intento dell’autore: farci capire alcuni avvenimenti storici (passati e attuali) della Cina. L’espediente è l’ispettrice americana che accompagna il protagonista, l’ispettore Cao Chen, nella sua indagine da risolvere.

Tuttavia, la trama è povera purtroppo. L’indagine sulla scomparsa di Wen Liping e sull’omicidio nel parco si trascina a fatica, per poi risolversi in poche pagine in modo sbrigativo.

Forse non ho individuato il libro migliore dell’autore? Mi è rimasta la curiosità di leggere qualcos’altro e chissà magari lo farò..



1984 di GEORGE ORWELL



Consigliato: assolutamente sì.


Quando ho letto Il racconto dell’ancella, ho notato che, nelle recensioni, molti citavano il libro di Orwell.

Mi sono resa conto di non averlo mai letto e, su consiglio di Claudio, ho recuperato questo grande romanzo.

E’ veramente uno dei libri simbolo del 1900 e delle guerre mondiali.


Mi ha trasmesso sensazioni molto forti, come angoscia, spavento, inquietudine, che nessun altro romanzo di quegli anni mi aveva mai dato.


Senza fare alcuno spoiler, vi anticipo che uno dei temi del romanzo è la falsificazione del passato.


In questo Orwell è stato, a mio parere, ancora più preveggente di quanto potesse immaginarsi lui stesso. Se si pensa all’avvento di internet, al venir meno dei quotidiani cartacei, alla possibilità di modificare e cancellare sempre e in ogni momento i contenuti sui social, le notizie.. il romanzo vi sembrerà ancora attualissimo!


Un altro libro da leggere almeno una volta nella vita.




UNA QUESTIONE PRIVATA di BEPPE FENOGLIO



Consigliato: assolutamente sì


Racconto? Romanzo incompleto? Ancora oggi questo libro di Fenoglio, pubblicato due mesi dopo la morte dell’autore, resta una domanda senza risposta.


Nella Prefazione all'edizione di “Il sentiero dei nidi di ragno”, Italo Calvino scriveva che “Una questione privata” è il libro per antonomasia sulla Resistenza e non posso che essere (umilmente) d’accordo.


Solo Fenoglio a mio parere riesce a raccontare tutte le sfumature e i tormenti di quell’epoca.


Tormentato è proprio l’aggettivo che sceglierei per descrivere il protagonista di La Questione Privata: un uomo irrisolto che, costi quel che costi, vuole finalmente fare i conti con la realtà e la propria storia personale.


Beppe Fenoglio è in qualche modo parte del vissuto della mia famiglia e nei suoi libri ritrovo le Langhe, quella terra in cui io non ho mai abitato, ma a cui, in qualche modo, una parte di me appartiene.



SEDICI PAROLE di NAVA EBRAHIMI



Consigliato: nì


Il ritorno in Iran di una ragazza iraniana che da tempo vive in Germania. L’occasione per comprendere definitivamente il suo passato.

Aggiungiamoci una copertina bellissima che mi ha subito catturato.


Insomma, questo romanzo aveva tutte le premesse per essere una lettura interessante ma purtroppo le mie aspettative sono state deluse. Il racconto della protagonista è un flusso disordinato di pensieri, in cui ci si perde tra personaggi e flash back e si finisce per non essere certi di aver compreso bene nemmeno il finale.


A tratti mi ha ricordato molto “La Bastarda di Istanbul” di Elif Shafak, libro che invece mi era piaciuto molto!


IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO di ITALO CALVINO



Consigliato: sì


Ho avuto la fortuna di leggere il primo romanzo scritto da Calvino in una riedizione del 1964. La particolarità di questa ripubblicazione è che il romanzo è preceduto da una prefazione molto interessante dello stesso Calvino, che vi consiglio assolutamente di leggere.


Il libro è molto originale perché racconta la lotta partigiana attraverso lo sguardo di un ragazzino di dieci anni, Pin.

Un ragazzino che, in realtà, è sospeso tra due età.

Pin infatti non è un bambino, perché vive in una realtà dura che l’ha obbligato a crescere in fretta.

Tuttavia, Pin non è nemmeno un adulto, perché ha ancora bisogno di essere spensierato, di sognare ad occhi aperti.

Nonostante tutte le avversità della guerra, Pin ha pur sempre bisogno di immaginare che anche i ragni possano fare delle tane da qualche parte e che solo lui possa conoscere questo luogo e condividerlo con un vero amico.

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