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PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO: TREKKING IN VALSAVARENCHE
Aggiornamento: 19 set 2021
I prossimi due post saranno dedicati agli amanti del trekking e della montagna. Vi parleremo infatti del Parco Nazionale del Gran Paradiso e di due escursioni che abbiamo fatto recentemente.
In questo post vi racconteremo del trekking in Valsavarenche, mentre il prossimo sarà dedicato al Colle del Nivolet.

IL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO: UN PO' DI STORIA
La storia del Parco è strettamente legata al suo simbolo, lo stambecco.
Forse non tutti sanno che in questa zona, nel 1800, lo stambecco si stava quasi estinguendo a causa della caccia incontrollata.
Nel 1865 ci fu però un importante cambiamento: il re Vittorio Emanuele II dichiarò la zona riserva reale di caccia in modo da riservare solo a sé stesso la caccia allo stambecco.
L'effetto paradossale di questo provvedimento fu quello di salvare lo stambecco dall'estinzione!
Vittorio Emanuele II istituì anche un corpo di guardie specializzate sia per sorvegliare il Parco sia per far costruire sentieri e mulattiere presenti ancora oggi nel parco.

In seguito, nel 1920, Vittorio Emanuele III donò la riserva allo Stato italiano perché ne facesse un'area protetta e nel 1922 venne istituito il Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Purtroppo con l'avvento della seconda guerra mondiale, il parco attraversò un periodo difficile e gli stambecchi diminuirono notevolmente andando di nuovo incontro all'estinzione.
Fu merito del Commissario Straordinario Renzo Videsott se le sorti del parco si risollevarono e se lo stambecco si salvò dall'estinzione: nel 1947 il Parco fu infatti affidato alla gestione di un ente autonomo e con gli anni è diventata una risorsa indispensabile per il territorio.
DOVE SI TROVA IL PARCO?
Con i suoi 72.000 ettari, il Gran Paradiso è situato nelle Alpi Graie e include territori della Valle d'Aosta e del Piemonte.
Sul sito ufficiale potete trovare la mappa del Parco con tutti i sentieri: http://www.pngp.it/come-arrivare
Prima di partire alla volta del Gran Paradiso, vi consigliamo di leggere le norme di comportamento, le norme sull'introduzione dei cani e quelle sul divieto di sorvolo dei droni.
TREKKING IN VALSAVARENCHE
Siamo in Valle d'Aosta, precisamente a 45 minuti di auto da Aosta.
Il nome Valsavarenche deriva dal torrente Savara che percorre tutta la valle.
La nostra escursione è partita da Eaux Rousses, lasciando la macchina nei pressi dell'albergo L'Hostellerie Du Paradis.
Si attraversa la strada e poi il torrente con un piccolo ponte. Da qui parte il percorso che porta all'alpeggio Levionaz e che è indicato con il segnavia “Alta via #2”.
Il sentiero è sempre ben indicato e risale dapprima i prati, per poi attraversare i boschi di larici e abeti rossi.

In seguito, si incontra il sentiero che sale dalla località Tignet (segnavia 10) e si prosegue fino ad avvistare l’alpeggio di Levionaz. Qui si trova un casotto riservato ai ricercatori e il casotto dei guardaparco.

Per raggiungere l'alpeggio di Levionaz, noi abbiamo impiegato circa 2 ore.
Tenete presente che il sentiero è quasi interamente in costante salita.
Il livello di difficoltà della escursione è E Escursionistico, dislivello 619 mt, e il periodo consigliato va da inizio luglio a fine agosto.
Il sentiero poi continuerebbe salendo decisamente, dapprima fra pascoli quindi su pietraia, fino al Col Loson (per un totale di 5h di trekking), ma noi ci siamo fermati all'alpeggio Levionaz.

PERCHE' VI CONSIGLIAMO QUESTA ESCURSIONE?
Raccomandiamo questo trekking a chi vuole mettersi in contatto con la natura e apprezzare la tranquillità e il silenzio delle montagne.
Sul sito ufficiale del Gran Paradiso, la Valsavarenche è definita "la più stretta e selvaggia delle valli valdostane".
Sul "selvaggia" non possiamo che essere d'accordo, ma nel senso positivo del termine.
L'impressione che abbiamo avuto è infatti di una zona poco turistica e davvero tranquilla.
La valle è infatti frequentata per lo più da escursionisti (a differenza del vicino paese di Introd, che appare subito più vivace).
Tenete poi presente che, durante il nostro trekking, non abbiamo incontrato nessuno per le prime due ore e, in tutta la giornata, avremmo visto circa dieci persone.
Parlando del sentiero, invece, vi offre vedute splendide sulla valle.

Quando arriverete all'alpeggio Levionaz vi accoglierà una piccola cappella davvero suggestiva e potrete ammirare la valle dall'alto.

Questo trekking vi darà inoltre la possibilità di avvistare gli stambecchi e tantissime altre specie animali.
A tal proposito, segnaliamo che con questo trekking potrete approfondire la situazione attuale e passata dello stambecco. Durante tutto il percorso sono infatti presenti cartelli illustrativi che spiegano la storia del Parco, il rischio di estinzione che ha subito lo stambecco e le sue abitudini e caratteristiche.