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  • Immagine del redattoreIlaria@JourneyBox

SIVIGLIA: COSA VEDERE IN UN WEEKEND

Aggiornamento: 22 lug 2020

Siamo seduti su una panchina a Puerta Jerez, crocevia dal quale partono diverse arterie principali di Siviglia e dal quale si possono soltanto immaginare gli strati di storia che questa città ha attraversato.

A Puerta Jerez oggi c’è la fermata della metro, Burger King, McDonald’s, Starbucks e Hard Rock Cafè, insomma tutto quello che caratterizza una moderna città europea globalizzata.


Siviglia però non è solo questo, anzi, è tutt’altro, è autentica pur essendo moderna e organizzata. E’ un mix perfetto.


Davanti a noi inizia Calle San Fernando, sul quale si affaccia da un lato l’Università di Siviglia (ex Real Fabrica de Tabacos) e dall’altro lato il Real Alcázar de Sevilla.

Alla nostra sinistra inizia invece la Avenida de la Constitución, arteria principale della città lungo la quale si trovano la Cattedrale e altri edifici storici, con il Barrio de Santa Cruz che fa da spartiacque tra questi ultimi e l’Alcázar.

Avenida de la Costitutiòn

Alle nostre spalle c’è il Puente de San Telmo, che collega le due parti di Siviglia divise dal Rio Guadalquivir.

Infine un po’ più lontano, alla nostra destra, si trova Plaza de España.

In sintesi, sulla sponda est del Rio è situata la Siviglia storica, sulla sponda ovest alcuni quartieri più moderni.


Le due sponde sono collegate da vari ponti, tra i quali il più importante è sicuramente il Puente de San Telmo.


Percorrendo Avenida de la Constitución: la CATTEDRALE E LA GIRALDA.


Iniziando dal mio punto di partenza preferito, Puerta Jerez, passeggiamo per Avenida de la Constitución, l’arteria principale della città, un viale ampio e signorile che parte appunto a sud da Puerta Jerez e arriva fino a Plaza Nueva, dove si trova l’edificio storico del Ayuntamiento de Sevilla.


Avenida de la Constitución è curatissima, un susseguirsi di palazzi storici, ristoranti, bar che richiamano l’attenzione di turisti da tutto il mondo.


Lungo la Avenida, si incontra la Cattedrale di Siviglia (clicca sul nome per vedere il sito ufficiale) è una delle più grandi cattedrali gotiche del mondo occidentale, edificata su una precedente moschea.

Originariamente infatti era presente la moschea di al-Moharrem che fu demolita nel XV secolo per essere sostituita da un nuovo tempio gotico, con successive modifiche e aggiunte durante il periodo rinascimentale e il periodo barocco.

La caratteristica della Cattedrale è la Giralda, una torre alta circa 105 metri, antico minareto almohade che oggi esercita la funzione di campanile della Cattedrale, su cui è possibile salire tramite 34 rampe di circolari e alcuni gradini finali: la vista dall’alto è sublime, dato che si può scorgere tutta la città di Siviglia.


Ai piedi della Giralda, subito all’uscita dalla Cattedrale, è situato il Patio de los Naranjos, un patio interno, che funge da chiostro della cattedrale, che oggi contiene decine di aranci piantati geometricamente a uguale distanza uno dall’altro.


Dettaglio del Patio de los Naranjos

Proseguendo lungo la Avenida si arriva in Plaza San Francisco, la piazza simbolo della città soprattutto nel XV secolo visto che era il luogo dove avevano sede i principali poteri della città.


La vicina Plaza Nueva invece è il nuovo cuore commerciale ed amministrativo della città, ricavata nel 1848, dove spicca l’edificio del Comune (Ayuntamiento de Sevilla).


Proseguendo in direzione nord entriamo in Calle Sierpes, stretta via che concilia il caratteristico stile del centro città con la presenza di numerosi e moderni negozi.


Da qui partono sia a sinistra che a destra alcune stradine tipiche che formano insieme a Calle Sierpes una rete assolutamente da percorrere e scoprire, visto che rappresenta una delle zone nevralgiche della città non solo in generale ma soprattutto durante la Semana Santa.

Stesso discorso vale per la Plaza del Salvador, una delle piazze più belle della città, anche perché ricca di locali dove mangiare tapas e bere birra e sangria.


Questo quartiere è una rete di strette vie che - insieme al quartiere attorno a Calle Sierpes - può definirsi uno dei quartieri più caratteristici di Siviglia.


Il Barrio è stato per un certo periodo il vecchio quartiere ebraico della città, fino a quando nel 1492 fu decretata l’espulsione degli ebrei dalla Spagna.

Teoricamente il Barrio parte a sud-ovest da Puerta Jerez e contiene anche Plaza Del Triunfo e l’Alcázar.


Più nello specifico Plaza Del Triunfo fa da gancio di unione tra Avenida de la Constitución, Cattedrale e il Barrio, dettaglio che serve a far comprendere la vicinanza tra le due zone di cui parliamo.

La particolarità di questo quartiere è appunto la rete di vicoli che collegano piccole piazze sempre curate con giardini e fontane, vicoli costeggiati da case ben tenute, decorate all’esterno e con patii incantevoli.


Il consiglio è di girovagare per il Barrio senza una meta definita, cercando di esplorare attentamente tutto il possibile fino ad arrivare nell’emblematica Plaza de Santa Cruz.

Come detto prima, Plaza Del Triunfo collega il quartiere alla Cattedrale di Siviglia e contiene tra l’altro l’Archivo de Indias, palazzo di fine Cinquecento che custodisce numerosissimi documenti sulla scoperta delle Americhe.



A est di Puerta Jerez si trova l’Alcázar, palazzo reale emblema dell’architettura mudéjar in stile cristiano/islamico, costituito anche da vari patii e costruzioni annessi successivamente.


L’Alcázar infatti ha vissuto le diverse culture che hanno dominato Siviglia nei secoli, assumendo l’aspetto attuale dopo la conquista di Siviglia da parte degli arabi nell’anno 713 d.C.

A seguito della reconquista di Siviglia nel 1248 da parte di Ferdinando III, con la distruzione della flotta musulmana che difendeva il Guadalquivir, l’Alcázar tornò ad appartenere ai monarchi cristiani. Alfonso X il Saggio modificò inizialmente l’architettura, creando tre grandi saloni gotici e successivamente Pietro I fece costruire il famosissimo Palazzo Mudéjar.


Passeggiare all’interno dell’Alcázar e poi nei vari giardini annessi è un’esperienza che riporta nel passato.

Un infinito numero di aranci, ma anche palme ed altri alberi e piante sono disposti su vari terrazzamenti, il tutto decorato da gazebi e fontane. Questo bellissimo giardino è la casa di diverse specie di volatili, tra cui i pavoni.



L’ingresso è situato in Puerta del Leon e spesso per entrare è necessario attendere in coda, tranne nell'ipotesi in cui si decida di entrare con una visita guidata.



Questa grande piazza fu costruita tra il 1914 e il 1928 in vista della Expo ispano-americana di Siviglia del 1929, realizzata con ceramiche e mattoni tipici della regione andalusa.

Col tempo, la piazza è diventata il simbolo di Siviglia.

La struttura di Plaza de España è piuttosto complessa: la piazza ha infatti una forma a semicerchio, con un diametro di 170 metri, che simboleggia un abbraccio alle colonie ibero-americane.

E' circondata da due torri e al centro si trova una fontana.

Lungo la semicirconferenza della piazza, si snoda un lungo canale d’acqua, con quattro ponti che rappresentano i quattro regni di Spagna.


Altri quartieri

Dopo aver visitato la Torre del Oro, torre posizionata sulle rive del fiume Guadalquivir che in passato serviva da torre di avvistamento e controllo degli accessi alla città attraverso il fiume, abbandoniamo quindi la parte est di Siviglia e percorriamo il Puente de San Telmo per attraversare il Guadalquivir ed esplorare l’altra parte della città, quella sviluppata nel periodo più recente.


Questa parte di Siviglia, a ovest del Rio Guadalquivir, comprende alcuni quartieri da valutare come un’ottima soluzione per soggiornare, visto che qui si trovano alberghi moderni e ad un costo più modesto rispetto al centro storico, nonostante quest’ultimo sia comunque molto vicino.



Triana è un quartiere molto tipico di Siviglia, spesso ignoto ai turisti, ma molto vivace sia di giorno che di notte.


Il Castillo San Jorge, un tempo sede dell’Inquisizione, è oggi un museo, mentre l’attrazione principale può considerarsi il Mercato di Triana, dove è possibile assaggiare e comprare diverse specialità locali (attività commerciali: da lunedì a sabato 09:00 - 15:00. svago/ristorazione: da lunedì a sabato: 10:00 - 00:00. domenica e festivi: 12:00 - 17:00).


Il quartiere è anche noto per gli azulejos, piastrelle in ceramica la cui produzione avveniva una volta in maniera intensa in questa zona, ma che adesso ha subìto un’inevitabile riduzione.

Il quartiere è conosciuto anche per essere il cuore del flamenco. Emblematica infatti è la statua di una donna con la chitarra dedicata all’arte del flamenco, proprio accanto al mercato, ed è in questo quartiere che infatti si può assistere ad alcuni degli spettacoli più autentici in città.

Uno spettacolo di flamenco in Plaza de España


Confinante con Triana, si trova Los Remedios, quartiere non molto vivo la sera ma attivo durante la giornata, essendo ricco di negozi, uffici e bar.

Partendo da Plaza de Cuba, subito dopo aver attraversato il Puente de San Telmo, il quartiere si espande verso sud-ovest e rappresenta un moderno prolungamento di Siviglia costituito da una fitta rete di strade, la cui arteria principale ricca di negozi è Calle Asunción.

Nel quartiere si trovano anche diversi hotel moderni e pertanto la zona può essere presa in considerazione per i pernottamenti.


Infine, in un’area non lontana dal centro, leggermente a nord-est da Calle Sierpes, si trova Setas, situato precisamente in Plaza de la Encarnacion ed inaugurato nel 2011.

Si tratta di un’imponente struttura su più livelli in legno, poliuretano e metallo, chiamato Setas per la sua somiglianza ai funghi.

Nel piano seminterrato si trova l’Antiquarium, contenente gli antichi resti della città di epoca romana, al piano terra si trova una sorta di mercato al coperto, mentre all’ultimo piano si trovano un ristorante panoramico e la Sky Walks, da cui si può ovviamente avere una visione panoramica della città.

Come arrivare dall’aeroporto di Siviglia


Il mezzo migliore per spostarsi dall’aeroporto San Pablo al centro città è il Bus EA, che parte dall’aeroporto e entra in città, facendo diverse soste.

Appena valicata l’uscita principale dell’aeroporto è sufficiente girare a sinistra e raggiungere la vicinissima fermata dell’autobus: le corse sono frequenti, ci si metterà in coda e un addetto alla biglietteria vi venderà i biglietti appena prima di entrare sul mezzo.

Il biglietto solo andata ad oggi ha un prezzo di 4 euro.

Il percorso per arrivare in centro dura all’incirca 30 minuti, in base alla fermata prescelta, e il capolinea è Estacion Plaza de Armas.

Alcune fermate strategiche possono essere quelle di S. Bernardo, Avenida Carlo V (Prado) o Paseo Colon (Torre del Oro).


Spostamenti all’interno di Siviglia


Gli spostamenti al centro di Siviglia, soprattutto se si hanno almeno tre giorni di tempo, possono tranquillamente essere fatti a piedi, vista la grande quantità di strade pedonali.

Anzi, camminare è lo spostamento migliore per scoprire i viali, le stradine e le piazze in maniera completa, soprattutto nei quartieri come il Barrio De Santa Cruz, Calle Sierpes e la sua rete di stradine, ma anche Avenida de la Constitución.

La città comunque è fornita da una rete di metropolitana nonché da tram e autobus.


In particolare, il tram principale va da San Bernardo fino a Plaza Nueva, attraversando Avenida de la Constitución, mentre gli autobus sono vari, ma per ovvie ragioni percorrono le strade leggermente fuori dal centro principale.


La metropolitana ha una sola linea divisa in tre rami. Quello centrale è il ramo di riferimento per gli spostamenti nel centro città, le cui fermate da conoscere, in ordine da ovest a est, sono principalmente Plaza de Cuba, Puerta Jerez, Prado de San Sebastiàn, San Bernardo, Nerviòn, Gran Plaza.

E’ possibile comprare un singolo biglietto per metro, tram o bus, oppure comprare un biglietto cumulativo, risparmiando sul prezzo di ogni singola corsa.

Dove mangiare


I posti dove mangiare sono tantissimi e buonissimi, soprattutto se si cerca un locale dove mangiare tapas e bere sangria. Ci sono molti locali nel Barrio de Santa Cruz, così come anche nelle stradine poco sopra Plaza Nueva, come il locale Casa La Viuda, ma numerosi sono anche i locali poco più a nord della Cattedrale.


Ovviamente i migliori ristoranti sarebbero quelli leggermente fuori dal classico giro turistico, per esempio la zona di Triana, a detta dei locali, offre notevoli ristoranti di cucina locale e anche di paella, ma la visita del centro storico in pochi giorni spesso comporta “sacrificare” gli spostamenti serali verso la periferia per privilegiare la vita del centro città.


Una diversa modalità di pasto, alternativa ai classici ristoranti, può essere l’assaggio di cibi locali nei mercati.


Nel mercato all’interno della struttura di Setas, infatti, ma soprattutto nel mercato del quartiere Triana, è possibile assaggiare praticamente tutto il cibo locale, tra cui il pregiato jamon serrano!

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